Shiatsu in Seiza

Shiatsu e la posizione Seiza

Durante la pratica dello Shiatsu una delle prime cose con la quali si familiarizza è la posizione Seiza, che racchiude in sé i valori di rispetto, sacralità, quiete, prontezza.

Essere consapevole di questi significati è, a mio avviso, il primo passo verso una disposizione interiore che favorisce la fase della  valutazione energetica, che nello Shiatsu è anche trattamento.

Sedersi in Seiza,

lo stato mentale corretto.

La posizione Seiza è una forma, un modo di sedersi, che ci dispone ad una condizione interiore.

La stessa posizione è utilizzata anche durante la meditazione seduta.

Secondo il maestro Shunryū Suzuki Roshi, la meditazione seduta non è un mezzo per raggiungere il giusto stato mentale. Sedersi in Seiza è già lo stato mentale corretto, perché quando ci sediamo siamo in contatto con la nostra natura più autentica.

Il Seiza, come tutte le posizioni di meditazione offre un atteggiamento esterno di compostezza, ma ogni praticante sa bene che fermare il corpo non basta per arrivare al vuoto o al Wu-wei.

Soprattutto all’inizio, appena ci si siede, si risvegliano dolori fisici, pensieri, obiettivi.

Questa difficoltà iniziale è molto importante e una grande occasione di crescita.

Lo scarto tra la compostezza della postura e la tensione interna ci chiarisce a che punto siamo con la nostra pratica.

Osservare le nostre tensioni interiori, senza attaccamento, ci permette di approfondire la nostra conoscenza del Ki, infatti quando il Ki fluisce correttamente e armoniosamente, il rilassamento si manifesta spontaneamente.

Lo Shiatsu, il Seiza, il Wu wei 

Durante la pratica dello Shiatsu assumere la posizione Seiza con l’obiettivo di fare qualcosa ostacola il flusso del Ki,  anche se questo voler fare è guidato dalle migliori intenzioni.

Probabilmente  è per questo motivo che nei testi di medicina tradizionale cinese e nella pratica dello Shiatsu si fa riferimento al concetto di Wu wei.

Il Wu wei, è un principio importante nella pratica dell’operatore Shiatsu, ma non si può raggiungere attraverso l’intenzione e la volontà. Nasce spontaneamente quando le condizioni lo consentono.

Un fiore sboccia a primavera, perché è in quel momento che la natura lo consente, allo stesso modo il Wu wei è una conseguenza naturale del “Vuoto”.

Wu wei viene tradotto frequentemente come “non-agire”. Non indica un atteggiamento di  passività, piuttosto di arrendevolezza, accettazione.

Accettare profondamente quello che la natura ci pone davanti, lasciando ogni attaccamento ai propri giudizi, pregiudizi, categorie di interpretazione per poter compiere un’azione improntata al massimo risultato con il minimo sforzo.

Un’azione compiuta nello spirito del Wu Wei, è priva di tensione, bilanciata nella sua esecuzione.

Nello Shiatsu quest’azione si compie attraverso un tocco armonioso, naturale, spontaneo.

La pratica dello Shiatsu corrisponde ad un lavoro lento e disciplinato. Il lavoro di ogni singolo trattamento e il lavoro di una vita intera confluiscono l’uno nell’altra.

Shiatsu, Seiza e la sensazione del Ki

Praticando Shiatsu e assumendo la posizione Seiza ho scoperto che per me uno dei modi migliori per osservare la mia natura senza attaccamento è ancorarmi alla sensazione del Ki.

Da questo punto di vista ci sono diverse possibilità, ne indico solo alcune:

  • Sentire la 矛盾力 (Máodùn lì), la contrapposizione delle forze: sentire il Ki che circola nel corpo in espansione, e il Ki dell’ambiente che fa pressione, attraverso la forza di gravità. Questo esercizio è utile anche come preparazione al trattamento. 
  • Osservare la respirazione, senza forzarla, accettandola per come è al momento, senza porsi l’obiettivo di renderla più profonda. La profondità arriverà nel tempo, attraverso un lavoro di distensione, “ammorbidimento” del corpo che si sviluppa parallelamente alla percezione e al bilanciamento del Ki.

Quando siamo ancorati alla sensazione del Ki nel nostro corpo, le tensioni fisiche, emotive, i pensieri si allentano. Quando questa sensazione è viva e forte, la coscienza di sé si affievolisce ed allora possiamo realizzare il Wu Wei.

Buona Pratica!