FOCUSING
INDECISIONE, ANSIA, RABBIA…
VORRESTI FARE CHIAREZZA?
IL TUO CORPO HA LE RISPOSTE!
…SBOCCIANO COME FIORI…
DALLE SENSAZIONI CORPOREE…

IL FOCUSING È UN METODO CHE PUOI IMPARE
COSA TI INSEGNA IL FOCUSING?
IL FOCUSING TI INSEGNA AD ASCOLTARE IL CORPO.
DARE SPAZIO ALLA SENSAZIONE, OSSERVARLA, NOMINARLA, RISUONARE CON ESSA
APRE LA VIA DELL’AZIONE E DEL CAMBIAMENTO
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SESSIONI GUIDATE DI FOCUSING
Per chi si avvicina al Focusing e vuole avere un supporto. Per tutti coloro che sentono il bisogno di fare chiarezza su temi o situazioni personali.
FORMAZIONE E EVENTI TEMATICI
Per chi vuole apprendere il metodo, la sua applicazione al benessere psico-fisico, all’educazione, allo sviluppo del processo creativo.
PARTNERSHIP ALLA PARI
Per chi conosce il metodo e vuole scambiare alla pari. Una risorsa di mutuo aiuto per circondarti di luce in ogni momento della tua vita.
“Il Focusing è un metodo esperenziale ad orientamento corporeo che insegna ad integrare intelligenza, intuizione, emozione e vissuto attraverso l’esplorazione e la focalizzazione delle sensazioni fisiche. Consente di entrare in relazione con i segnali inviati dal nostro corpo, decifrarli e integrarli nella nostra coscienza”
Il Focusing per comprendersi, agire, cambiare!
- Vorresti capire come fare a cambiare lavoro? La paura del cambiamento e di sbagliare ti blocca? Oppure ritieni che cambiare lavoro a 40 anni possa essere troppo rischioso?
- Vorresti realizzare un progetto, ma qualcosa ti blocca? La tua creatività, sembra ferma?
- Hai difficoltà a costruire relazioni interpersonali, lavorative?
- Hai la tendenza ad essere molto critico con te stesso, a sentirti sbagliato?
- Vorresti capire come prendere decisioni importanti per la tua vita?
Le situazioni sopra elencate hanno in comune qualcosa: richiedono un cambiamento.
La buona notizia è che le risposte alle tue domande ci sono già, nelle tue sensazioni corporee… e il Focusing può aiutarti a comprenderle!
Il Focusing è un metodo che ti insegna a fare dei cambiamenti effettivi a partire da te stesso.
Non è una terapia, non si sostituisce a diagnosi e trattamenti medici, ma ti insegna a fare una pausa, ad entrare in contatto con le tue sensazioni corporee, ascoltarle e poi a porti le giuste domande.
Ogni processo di Focusing rappresenta uno spazio protetto, in cui la sensibilità personale può esprimersi, elaborare gli stimoli esterni, trovare risposte e nuove direzioni.
Il Focusing in 10 punti
- I benefici del Focusing;
- Eugene T. Gendlin: breve biografia;
- Eugene T. Gendlin: le sue ricerche
- Eugene T. Gendlin: un aneddoto;
- Cos’è il Focusing?
- Il Felt Sense, la sensazione significativa;
- Le caratteristiche del Felt Sense;
- Il Felt Sense spiegato con una metafora;
- Come si forma il Felt Sense;
- Trascrizione di un processo di Focusing, per superare il blocco legato alla scelta di un nuovo lavoro;
- Come si pratica il Focusing?
I BENEFICI DEL FOCUSING
Il Focusing è un’abilità che si apprende e può aiutarti a:
- Superare i tuoi blocchi interiori;
- Liberarti dal perfezionismo, dal giudizio e dal senso critico verso te stesso;
- Riconoscere e superare le tue paure;
- Prendere decisioni e risolvere le situazioni con maggior consapevolezza;
- Costruire relazioni familiari, sociali e lavorative rispettose della tua sensibilità e dei tuoi valori;
- Creare un modello educativo, collaborativo ed efficace con i figli. Il Focusing ha un effetto meraviglioso, in ogni tappa del processo educativo, ma in particolare nei primissimi anni di vita, quando i bambini, più che dalle parole, apprendono dalle azioni dei genitori. E’ questa la fase migliore per costruire un legame meraviglioso con il proprio bambino;
- Superare tensioni croniche.
Il focusing è un modo per relazionarsi alle tue sensazioni corporee, e nutrire la tua vitalità.
Le sensazioni di malessere e carenza che percepiamo fisicamente, ci indicano la distanza dal nostro equilibrio ottimale, sono i messaggi di “un’energia potenziale che spinge verso un modo più giusto di essere, se vorremo concedergli l’opportunità di muoversi in tale direzione”
(E.T. Gendlin).
Grazie al Focusing puoi imparare ad ascoltare e seguire il tuo desiderio di vivere più profondo e autentico!
EUGENE T. GENDLIN: BREVE BIOGRAFIA
Eugene T. Gendlin è uno dei filosofi americani più noti del nostro secolo.
Nacque a Vienna il 25 dicembre 1926, figlio unico di famiglia di origine ebraica, costretta alla fuga dall’avanzare del nazismo. Riuscirono a mettersi in salvo nel 1938, poco prima dell’annessione dell’Austria alla Germania nazista.
Questo evento lasciò in lui una “sensazione”, che divenne un tema centrale nel suo lavoro di filosofico.
Si laureò nel 1958 in Filosofia e conseguì il dottorato sul tema de “La Funzione dell’esperienza nella simbolizzazione”.
Già durante i suoi studi di filosofia fu allievo e successivamente collega di Carl Rogers, psicoterapeuta statunitense che teorizzò un nuovo modello di terapia psicologica, chiamata “terapia centrata sulla persona”.
Dal 1957 al 1963 Gendlin succedette a Rogers come capo di un progetto all’Università del Wisconsin su pazienti schizofrenici.
Successivamente divenne professore presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze del comportamento presso l’Università di Chicago.
Fondò e fu redattore della rivista “Psychotherapy: Theory, Research and Practice”, che fu la rivista ufficiale del Dipartimento di Psicoterapia dell’American Psychological Association (APA).
Nel 1978 ha pubblicato il libro “Focusing”, tradotto in oltre 12 lingue e ha venduto oltre mezzo milione di copie.
Eugene T. Gendlin, fu premiato 4 volte dall’American Psychological Association, per il contributo dato dai suoi studi e metodi filosofici alla psicoterapia esperenziale.
EUGENE T. GENDLIN: UN ANEDDOTO
In molti testi e siti, Eugene T. Gendlin, viene definito come filosofo e psicologo o psicoterapeuta.
In verità Eugene T. Gendlin è un filosofo, che ha contribuito alla terapia centrata sulla persona, indagando da una prospettiva rigorosamente filosofica il processo dell’esperienza e della creazione del significato, sviluppando una teoria sulla complessità dei processi vitali, che ha trovato una sistematizzazione nella sua opera “A process Model”.
Nel 1971 ricevette dall’ American Psychological Association, il premio “Psychologist of the Year”.
In tutta la sua carriera fu premiato 4 volte per le sue ricerche e il suo contributo dall’American Psychological Association.
Del resto anche Platone e Aristotele nelle loro speculazioni filosofiche si posero per primi domande sul funzionamento della mente, che ancora oggi sono oggetto di indagine da parte delle neuroscienze e della psicologia.
EUGENE T. GENDLIN: LE SUE RICERCHE
Eugene T. Gendlin è uno dei filosofi americani più noti del nostro secolo (Vienna 25 Dicembre 1926 – New York, 1 Maggio 2017).
Insegnò filosofia all’università di Chicago, dove collaborò proficuamente con lo psicoterapeuta Carl Rogers, fondatore della terapia centrata sulla persona.
Dall’incontro tra Carl Rogers e Eugene Gendlin nacque una collaborazione molto proficua, che si concretizzò in un progetto ricerca, che aveva come obiettivo quello di identificare quali fossero gli elementi, all’interno di un processo psicoterapico, che favorissero un cambiamento positivo e duraturo.
La ricerca si concluse con un risultato sorprendente e inaspettato: la possibilità del cliente di arrivare ad un cambiamento dipendeva dalla sua capacità di fare durante i colloqui un processo di autoesplorazione di specifiche sensazioni corporee, connesse all’oggetto del colloquio.
Gendlin si rese conto che quello che stava osservando era un processo naturale, e lo studiò in profondità, con l’intento di comprenderne i principi e sistematizzarli, per poterlo insegnare al meglio.
Rese esplicito e trasferibile un metodo che rappresenta una risorsa per la vita: un’abilità che può accompagnare la persona durante tutto il suo cammino.
Il Focusing è il frutto sia dei risultati osservati da Gendlin durante questa ricerca sui processi terapeutici, sia delle sue teorie filosofiche sulla logica, i significati impliciti, la costruzione dell’esperienza e del significato nel comportamento umano.
Oggi Gendlin è ricordato per il Focusing e per il “Thinking at the Edge”, due metodi che arricchiscono il pensiero, andando oltre schemi e concetti noti, e per mezzo dei quali esplicitare significati, intrinsechi nel linguaggio e nelle sensazioni.
Eugene Gendlin volle diffondere la conoscenza del Focusing e scrisse un libro intitolato: “Focusing – Interrogare il corpo per cambiare la psiche”. Il testo fu tradotto in oltre 10 lingue, le copie vendute superarono il mezzo milione.
Per il suo contributo alla psicoterapia esperienziale ricevette quattro onorificenze dall’American Psychological Association.
Il Centro Focusing di New York, ha generosamente creato una biblioteca online, dove sono presenti molti articoli di Gendlin, di cui alcuni inediti. Potrai trovare inoltre molti articoli e risorse sulla filosofia dell’implicito, sul Thinking at the Edge, sul Focusing, e scoprire i diversi ambiti di applicazione del Focusing.
COS’È IL FOCUSING?
La parola Focusing, letteralmente significa “mettere a fuoco”, indica una processo sistematizzato dal professor Eugene T. Gendlin negli anni ’70.
Il Focusing è uno strumento che si può apprendere, utile per fare chiarezza nella propria vita, per integrare pensiero razionale ed esperienza corporea.
Il Focusing è un processo con il quale si può imparare ad entrare in contatto, e successivamente a relazionarsi con un tipo particolare di sensazione corporea, definita da Eugene Gendlin con il termine di “Felt Sense”.
QUAL’È IL CUORE DEL FOCUSING?

Molto semplicemente possiamo definire il Focusing come l’arte di porsi:
LE DOMANDE GIUSTE, AL MOMENTO GIUSTO, NEL MODO GIUSTO!
COS’È IL FELT SENSE?
Il Felt Sense, la sensazione significativa.
Felt Sense in italiano è tradotto come “Sensazione Sentita”, personalmente preferisco tradurre “Felt Sense” con l’espressione “Sensazione Significativa”, perché rende esplicita la ricchezza di significati, presenti nella sensazione corporea.
Il Focusing, anche se non lo sappiamo, inizia con un’esperienza molto comune, quella di sentire nel corpo una reazione, a fronte di qualcosa che stiamo vivendo nella nostra vita.
Mi vorrei spiegare con alcuni esempi di vita quotidiana, per rendere più chiaro ciò a cui mi sto riferendo:
Sentirsi il cuore in gola prima di parlare con una persona o di fare una telefonata;
Entrare in un ambiente e sentire un blocco allo stomaco;
Sentire un senso di oppressione mentre si sta svolgendo un’occupazione quotidiana.
Quelli sopra indicati sono esempi di “sensazioni significative”, vale a dire di sensazioni corporee cariche di significato.
Cosa facciamo quando sentiamo questo tipo di sensazioni?
La maggior parte delle persone cerca tecniche e strategie per disfarsi di queste sensazioni, per far tacere l’interferenza sgradevole di questo genere di segnali corporei.
Il Focusing ci insegna un modo nuovo per entrare in contatto con questi stimoli corporei, creando in se stessi la tranquillità che si potrebbe avere con un amico, con il quale parlare apertamente, certi di trovare in lui comprensione, fiducia, disponibilità, curiosità verso quello che ci sta succedendo.
Una sensazione significativa non è un’emozione, sebbene contenga anche emozioni, è qualcosa che a prima vista si presenta in modo confuso, non chiaro. Ha un significato, ma non lo conosciamo.
Il Felt Sense è una “sensazione significativa, globale” corporea che abbiamo di un tema della nostra vita.
Il nostro corpo, spinto dai principi omeostatici, sa qual’è il passo giusto per preservare e rendere migliore la nostra vita e ci segnala come ritrovare la direzione giusta per noi attraverso le sensazioni corporee.
LE CARATTERISTICHE DEL FELT SENSE
La sensazione significativa è olistica (nel senso etimologico della parola, che deriva dal greco, da olos, e significa tutto), ti indico di seguito le sue caratteristiche per facilitartene il riconoscimento:
- Si presenta in modo vago e poco chiaro;
- E’ una sensazione veicolata dal corpo;
- E’ una sensazione ricca di significati, che nascono e si strutturano su ciò che conosciamo razionale ed emotivamente di una situazione;
- Include le esperienze, i ricordi, la percezione fisica che abbiamo di un nostro tema personale, con le relative tensioni fisiche, che rappresentano come noi ci posizioniamo rispetto rispetto ad esso;
Usando il Focusing per relazionarti al Felt Sense scoprirai che ha in sé un “margine implicito” che rappresenta anche il passo per il cambiamento. La mossa successiva per intenderci.
IL FELT SENSE SPIEGATO CON UNA METAFORA
Per spiegarlo con una metafora potremmo immaginare che il Felt Sense sia paragonabile ad un grosso armadio a parete, si confonde con il muro, possiamo starci accanto, senza sbatterci, ma percepire questo ingombro, ci mette un po’ a “disagio”.
L’armadio è molto molto grande, sembra infinito, è il luogo in cui collochiamo i nostri vissuti e le nostre aspirazioni.
Il processo di Focusing si attiva quando con curiosità e con una lucina, proviamo ad illuminarne il contenuto.
Riconoscendo e nominando i segnali che troviamo dentro di noi, diamo avvio ad un processo dinamico, che nutre la nostra consapevolezza e la nostra capacità di evolverci e cambiare in relazione ai cicli che attraversiamo durante la nostra vita.
Durante il processo di Focusing il corpo sperimenta micro rilassamenti e questo accade quando ritroviamo il respiro e il senso di libertà.
COME SI FORMA IL FELT SENSE
Perché il Felt Sense si formi è necessario rilassare il pensiero e portare l’attenzione alla parte centrale del corpo, nella zona dello sterno e dello stomaco.
Quando questa sensazione emerge è fondamentale trovare una parola-aggancio, un simbolo, che esprima in modo calzante quello che stiamo percependo.
Successivamente ripresentiamo la parola trovata al Felt Sense e ne seguiamo i cambiamenti.
Il Focusing è un atto interiore, diviso in sei passi.
Nel mio articolo intitolato: “I sei passi del Focusing”, puoi trovare indicazioni più dettagliate su come fare un processo di Focusing.
TRASCRIZIONE DI UN PROCESSO DI FOCUSING
Quello che segue è la trascrizione di un processo di Focusing.
Premessa:
La persona che sta focalizzando è in un momento di passaggio della propria vita.
Ha perso il suo vecchio lavoro e vuole cambiare completamento campo, e dedicarsi a qualcosa di nuovo, che si leghi alle sue passioni.
Dal vecchio settore lavorativo arrivano proposte e offerte, invece con il nuovo lavoro sta avendo molte difficoltà. Ad ogni proposta di lavoro si affaccia sempre la tentazione di pensare al guadagno e di mollare la nuova strada, ma questa non sembra essere la scelta più soddisfacente, perché la persona non riesce a decidersi e sperimenta giornate travagliate ogni volta che si trova a dover scegliere.
La seduta di Focusing ha quindi come tema il nuovo lavoro.
Nella trascrizione la lettera “G” indica chi guida il colloquio, la lettera “F” la persona che sta focalizzando sul tema del lavoro.
Dopo una sintonizzazione guidata sul corpo, chi guida il colloquio invita “F” a portare l’attenzione al centro del torace e a sentire la sensazione fisica globale, collegata a questo tema.
F: Visualizzo i due lavori come due parti, la parte che vuole dedicarsi al nuovo la vedo come molto piccola rispetto all’altra.
G: invita F a stare con questa sensazione.
F: La parte che si volge al nuovo, diventa ancor più piccola, fino a scomparire e contemporaneamente sale un calore al viso, e iniziano a scorrere delle lacrime.
G: invita a F a stare con queste lacrime
F: dopo le lacrime arriva una sensazione fisica di blocco al torace, come se fosse una lastra di metallo. La sensazione è come se il torace non fosse più di pelle, ma di metallo. La lastra blocca la parte che va dal collo al seno. E’ come una mano che trattiene.
G: invita in vari modi ad esplorare il Felt Sense che è emerso.
Ci sono diversi passaggi, che per brevità non riporto, si arriva al punto in cui:
F: il blocco è diventato una parte tagliente, pericolosa, taglia tutti i contatti con il mondo, mi isola.
G: invita F. a chiedere alla parte tagliente se ha qualcosa da comunicare, da dire
F: “Voglio saperti al sicuro”. E arrivano un primo ricordo.
Ricorda la reazione della madre quando le comunicò che voleva seguire un corso universitario. Non fu una reazione positiva.
Segue un secondo ricordo.
La reazione del padre quando di fronte alla scelta delle scuole superiori, reagì con un giudizio molto pesante nei suoi confronti. Il padre le sconsigliò di seguire gli studi e la sollecitò a trovarsi un lavoro (non qualificato) per guadagnare al più presto.
Questi ricordi le fanno sentire molto dolore, ma decide di restare con questa sensazione.
Per la prima volta vede nell’affermazione del padre un senso di rabbia, e si ricorda che lui non poté proseguire gli studi, perché nel dopoguerra dovette imparare già a 11 anni un mestiere.
F visualizza con stupore queste due reazioni dei genitori: per la prima volta le vede collegate, vicine.
Dentro di sé le aveva sempre vissute come due eventi separati, non collegati tra loro, perché avvenuti in momenti diversi della sua vita.
Ora sente chiaramente la rabbia del padre e la paura della madre, come due elementi che si collegano ai suoi blocchi di fronte alla scelta di una strada nuova.
Dentro di sé emerge una voce che dice: “Non è giusto! Non è questa la mia storia!”.
E si accorge di come ancora oggi la madre la blocchi con le sue paure ogni volta che sta per fare qualcosa di nuovo.
G: invita F. a stare con tutto questo ancora un momento e a compiere un’azione simbolica per sostenere la parte che vorrebbe il nuovo lavoro e una vita diversa.
F: offre empatia, comprensione.
Ora F. visualizza la parte che vuole qualcosa di nuovo, come più grande. Le dimensioni iniziali si stanno modificando.
G: dopo ulteriori passaggi G invita F. a sentire come sarebbe la sua vita se questi blocchi derivanti dall’aver sentito la rabbia e la paura materna, fossero già superati.
F.: inizia ad immaginare la scena e ad elencare nuovi modi di agire, azioni specifiche da compiere.
Si impegna con se stessa a riconoscere le sue parti sabotanti, quando si ripresenteranno e a ricordarsi cosa le ha generate.
F ora sta sentendo che la parte che vuole volgersi al nuovo ha bisogno di un ulteriore supporto, ma decide di rimandare questo tema ad una nuova sessione di Focusing, di fermarsi un momento su quanto è emerso, perché ha bisogno di trasferire nella pratica le cose che ha appena acquisito.
F chiude la sessione di Focusing con un senso di libertà nel torace e la gioia negli occhi, come chi sa di poter vedere una nuova luce davanti a sé.
COME SI PRATICA IL FOCUSING
Il Focusing può essere praticato da chiunque sia desideroso di comprendersi meglio e voglia agire più in armonia con se stesso.
Se conosci il metodo puoi praticare da solo, oppure alla pari con un’altra persona che conosce il Focusing. Questa seconda modalità viene definita partnership alla pari.
Se non conosci il metodo e vuoi provare il Focusing puoi contattare la nostra associazione e prenotare subito una sessione guidata con l’autrice di questo articolo, trainer certificata dell’International Focusing Institute.
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