Gestire le emozioni attraverso il corpo

Quando pensiamo a come gestire le emozioni, soprattutto quelle negative, spesso diamo inizio ad un dialogo interiore, fatto di riflessioni mentali. Il più delle volte non teniamo conto di come sentiamo e percepiamo il nostro corpo. 

Un simile modo di procedere è naturale quando il corpo e la psiche sono considerate come entità separate.

Questa scissione, che si sviluppa nel mondo occidentale come conseguenza del pensiero Cartesiano, non trova corrispondenza nelle filosofie tradizionali orientali in cui gli aspetti mentali sono inscindibili dalle manifestazioni fisiche.

La visione orientale al contrario offre paradigmi di unità per i quali ad un movimento, una postura, si associa un contenuto emotivo, affettivo, una visione di sé.

Partendo da questo presupposto è possibile sviluppare una consapevolezza del proprio panorama emotivo attraverso il movimento corporeo. Collegarsi al proprio corpo, ricostruendo una sensibilità trasversale, che tenga conto degli aspetti mentali ed emotivi, fisici.

Del resto il nostro corpo rappresenta la struttura materiale attraverso la quale agiamo e sviluppiamo i nostri contenuti psichici ed emotivi.

Occuparsi di sé considerando questi aspetti come entità collegate ed interdipendenti è il presupposto per il recupero della propria interezza e vitalità.

Il significato di salute: ideogramma giapponese

健康

La parola salute è tradotta in Giapponese con il termine Kenkō.

Ken indica un essere umano, qualcosa che sta dritto, in piedi, Kō, significa essere rilassato, a proprio agio, dopo aver lasciato andare tutto ciò che è estraneo.

Il significato di salute, quindi ha a che fare con essere dritti e al contempo rilassati.

Il termine suggerisce l’idea di allineamento naturale.

Shizuto Masunaga: la continuità tra movimento corporeo e stati mentali

Shizuto Masunaga (1925-1981), psicologo e fondatore dello stile Zen Shiatsu, una pratica corporea di origine giapponese, ha spiegato in modo molto semplice e raffinato l’unità che esiste tra movimento corporeo e contenuto emotivo, attraverso il concetto di meridiano funzione. Un argomento al quale dedicherò successivamente un articolo a parte, trattandosi di un aspetto tecnico legato allo Zen Shiatsu.

Masunaga fece una sintesi straordinaria tra le sue conoscenze di psicologia (si laureò in psicologia all’università di Kyōto), di fisiologia occidentale, medicina tradizionale cinese e la pratica e la conoscenza dello Shiatsu.

Masunaga, in linea con la visione orientale, concepisce la vita umana come una condensazione di energia vitale, Ki in giapponese. Il Ki che scorre attraverso “canali”, “vasi”, chiamati meridiani.

Secondo Masunaga i meridiani rappresentano il movimento che compie l’energia per assolvere funzioni essenziali al mantenimento della vita.

Durante gli studi che poi portarono alla stesura del libro “Zen per immagini” Masunaga iniziò a provare movimenti che facilitassero l’attivazione dell’energia nei meridiani, rendendoli così più percepibili.

Questa ricerca lo indirizzò da una parte allo sviluppo di un sistema, conosciuto con il nome “Stretching dei Meridiani”, studiato per far fluire meglio l’energia vitale (Ki) nel corpo e rimuovere blocchi energetici e tensioni. Dall’altra a collegare l’aspetto emotivo e mentale al movimento corporeo e alla realtà energetica del meridiano.

Masunaga durante i suoi studi osservò che all’attivazione dell’energia nel meridiano attraverso i movimenti corporei, corrispondeva anche l’attivazione di determinati aspetti mentali ed emotivi.

Questa sua intuizione è coerente con le teorie della Medicina tradizionale cinese, e la teoria dei cinque elementi, per la quale ad ogni organo si associa un’emozione, ma viene articolata in modo molto più tangibile e diretto. Secondo la teoria dei cinque elementi, quelle che noi definiamo emozioni negative, rappresentano uno squilibrio o possono causare uno squilibrio a livello organico. 

Emozioni e tensioni corporee

Le emozioni emergono naturalmente dal confronto con la realtà.

Una parte dei nostri vissuti, quelle che noi definiamo genericamente emozioni negative, crea tensioni nel corpo, che nel tempo possono diventare croniche.

Queste tensioni agiscono su di noi come delle cinture che modificano il naturale flusso dell’energia vitale, la muscolatura, la postura. Condizionano il nostro rapporto con il presente, mantenendo viva una tensione che non riguarda la realtà attuale, ma si collega a qualcosa di precedente. Esploriamo il presente, rispondendo ad una tensione inscritta nel corpo in precedenza.

Recuperare vitalità attraverso lo stretching dei meridiani di Shizuto Masuanga

Attraverso gli esercizi di stretching dei meridiani ideati da Masunaga, se eseguiti correttamente, non vanno eseguiti come normali esercizi di palestra o stretching, si favorisce il movimento energetico nei meridiani. Questo movimento scioglie pian piano i blocchi. Come accade nei fiumi, la corrente dell’acqua porta via i detriti dal fondo, allo stesso modo la circolazione del Ki, lentamente addolcisce e lenisce le nostre parti più tese.

Recuperiamo vitalità e la possibilità di rinnovarci, di agire nuovi comportamenti, in linea con quello che siamo oggi.

Il senso della nostra biografia nasce infatti dalla possibilità di maturare grazie ai nostri vissuti e questo è possibile se includiamo nella nostra esperienza la disponibilità a vivere pienamente sia le emozioni che ci danno piacere, sia quelle che generalmente etichettiamo come emozioni negative.

Il corpo è il luogo dove facciamo l’esperienza dell’emozione, che influenzerà la nostra vita in forma di sensazione e sentimento.

È nel corpo che nasce il nostro universo interiore ed è al corpo che dobbiamo ritornare per ammorbidire le tensioni, che nascono quando qualcosa ci tocca troppo profondamente.

Recuperare la morbidezza del corpo significa poter vivere pienamente le nostre emozioni,  affinché il nostro portarci nel mondo possa essere un espressione di armonia, bellezza e gioia. Che sola deriva dall’essere in pace con se stesso e il proprio bisogno di vivere, desiderare e amare.

Come gestire le proprie emozioni: un percorso di scoperta e crescita

Allora come gestire le proprie emozioni attraverso il corpo?

 

  • Sviluppare la propria sensibilità corporea è il primo passo.

Nella mia pratica includo gli esercizi di stretching dei meridiani parallelamente a tecniche di ascolto del corpo.

  • Consiglio di far seguire gli esercizi corporei da una breve sessione di meditazione.

È importante abituarsi a osservare cosa emerge dal corpo e lasciarlo fluire, non cadendo nella trappola dell’attaccamento ai propri dolori, alle paure, alla rabbia.

L’osservazione è anche un buon modo per diventare consapevoli di come rimaniamo impigliati nelle emozioni negative e nei persieri  ricorrenti.

  • Osservando con curiosità emergono modalità di comportamento che possono aiutarci successivamente a gestire le nostre emozioni più difficili.

  • Avere pazienza e praticare con costanza.

Lo sviluppo della consapevolezza è un percorso che richiede tempo. Ma i risultati sono progressivi ed immediati: ogni sessione di esercizi e di meditazione, offre infatti prospettive e spunti di riflessione che affiorano alla superficie solo nel momento in cui offriamo uno spazio di ascolto, nel momento in cui ci fermiamo e rivolgiamo a noi stessi un’attenzione amorevole.

Se stai vivendo una fase di blocco qualche trattamento Shiatsu, fatto da operatori che abbiano l’esperienza e la formazione adeguata, per lavorare sul corpo e qualche sessione di Focusing per verbalizzare la sensazione corporea possono dare una buona spinta al lavoro individuale.

Thanks for the beautiful photos in this article to: Stephen Leonardi (photo n. 1), Kira auf der Heide (photo n.3), Raychan (photo n. 4)