ANSIA 

Come calmare l’ansia e vivere più serenamente?

La risposta arriva dal corpo

Come calmare l’ansia è un argomento che tocca da vicino molte persone a causa delle condizioni di vita stressanti, della velocità dei cambiamenti che siamo chiamati a fronteggiare e che ci richiedono capacità di resilienza sempre più sviluppate.

Cos’è l’ansia?

L’ansia di base è un’emozione che si attiva di fronte al pericolo, diventa il segnale di uno squilibrio quando si manifesta in assenza di una motivazione reale.

Con il termine ansia si indica una sensazione persistente di terrore, apprensione, paura per qualcosa che dovrà accadere, pensieri ricorrenti, tensione e disagio.

Dal punto di vista fisico uno stato d’ansia si manifesta con sintomi quali tremori, aumento della sudorazione, palpitazioni, senso di mancamento, insonnia.

L’ansia dal punto di vista dello shiatsu e della medicina tradizionale cinese

In questo articolo parlerò dell’ansia dalla prospettiva della medicina cinese e dello shiatsu, al fine di offrirne una lettura a partire dai segnali corporei.

Lo shiatsu e la medicina cinese si occupano della salute da una prospettiva diversa rispetto alla visione occidentale.

Dal punto di vista della medicina orientale, non esiste separazione tra mente, corpo ed emozioni. Tutti gli organi del corpo e i tessuti sono direttamente o indirettamente connessi attraverso i meridiani, in cui scorre l’energia vitale della persona.

Un concetto chiave della medicina cinese è interrelazione. Da questa prospettiva l’uomo e il suo equilibrio sono il frutto di un benessere generale in cui l’equilibrio fisico, emotivo e psicologico non sono separati.

Per spiegare più semplicemente: una tensione emotiva, ha una corrispondente tensione fisica, che si manifesta sia a livello superficiale, attraverso una tensione muscolare o punti dolorosi, sia a livello profondo, come squilibrio nel sistema “organico” a cui si connette.

Teoria dei cinque elementi: rapporto emozioni-organo

 

Secondo la teoria dei cinque elementi, ad ogni organo corrispondono funzioni fisiologiche, ma anche emozioni.

Le emozioni e alcuni pensieri persistenti sono al tempo stesso un segnale di squilibrio e possono esserne anche la causa in relazione al sistema vitale a cui si connettono. 

Secondo la teoria dei cinque elementi esistono le seguenti corrispondenze tra organi e emozioni:

Il fegato, oltre alle sue funzioni fisiologiche, si collega all’aspirazione intima dell’uomo verso il proprio sviluppo personale. Questa tensione allo sviluppo, se bloccata, genera collera, rabbia, esplosioni distruttive. La rabbia fa salire l’energia, genera un clima di “esplosività interna”.

Il cuore è collegato all’euforia. In stato di equilibrio il sentimento collegato al cuore è la gioia, quando subentra uno squilibrio questa si trasforma in euforia. L’euforia imprime una spinta centrifuga all’energia. Al cuore si collega la capacità di entrare in risonanza con se stessi e gli altri. La socialità e la relazione, sono parte di questo elemento. Fattori stressanti a carico del cuore possono causare ansia, introversione, insonnia, colpiscono anche la chiarezza del linguaggio. 

La milza, in medicina cinese è deputata alla metabolizzazione del cibo. Analogamente metabolizza i pensieri e gli input che riceviamo a livello di organi sensoriali. L’emozione della milza è l’empatia, la cura degli altri. Un squilibrio a livello di milza si manifesta con pensiero eccessivo, preoccupazioni per le persone care, continuo distacco da se stessi per occuparsi del prossimo. In questo caso è come se si verificasse un circolo vizioso. L’energia si annoda, allo stesso modo i pensieri diventano ripetitivi, ricorrenti.  

Al polmone è collegata l’emozione della tristezza, la perdita di speranza. Una persona triste sospira spesso e si sente fragile, come se mancasse di una struttura che possa sostenerla nel superare le avversità. In un tale condizione il movimento energetico è verso il basso. La persona si chiude su se stessa.

Ai reni si collega il sentimento della paura, che mina profondamente la stabilità di questo sistema. La reazione nei momenti di crisi è il tremore, la paura anche in assenza di un reale pericolo. In questo caso si ha un movimento di compressione, direzionato verso il basso.  

 

L’ansia in medicina cinese

La parola ansia è molto generica, in medicina cinese non esiste una parola corrispondente, nei classici della medicina cinese vengono comunque individuate alcuni squilibri che si avvicinano agli effetti fisici di un attacco d’ansia:

  • paura, palpitazioni,
  • irrequietezza mentale;
  • agitazione

Senza entrare nei dettagli dei movimenti energetici nei meridiani, che renderebbe questa lettura troppo tecnica, le emozioni legate agli organi, non squilibrano solo l’organo ad essa collegato, ma determinano squilibri anche in altri organi, causando reazioni più complesse, che portano a stati depressivi e attacchi di ansia.  Ad esempio uno squilibrio in milza, che si manifesta in pensieri ricorrenti, genera anche un aumento del senso di paura, di incertezza, portando in squilibrio anche i reni.

Le manifestazioni legate all’ansia hanno una corrispondenza fisica ed energetica. In genere lo squilibrio energetico, si manifesta prima dello squilibrio fisico. Per calmare l’ansia è necessario lavorare sul riequilibrio globale della persona

Quindi come calmare l’ansia? 

1) È importante capire l’origine dell’ansia, cercando di capire profondamente come questa si colleghi ad abitudini di vita, sensazioni fisiche, tendenze della propria routine.

2) È necessario equilibrare il rapporto corpo-mente.

Ad esempio le persone che naturalmente passano molte ore sedute, impegnate in lavori intellettuali, è più facile che sviluppino squilibri in milza, con continua richiesta di cibi dolci, con attitudine al pensiero ricorrente, al rimuginio.

E’ importante in questi casi muovere di più il corpo, fare esercizi dolci che equilibrino i meridiani come ad esempio gli esercizi di stretching dei meridiani;

3) Curare la respirazione. La respirazione è centrale nel mantenimento di un equilibrio.  Per comprendere quanto possa essere importante è sufficiente notare come si modifica la nostra respirazione quando siamo agitati da qualche evento o da emozioni improvvise. La respirazione è un mezzo per riequilibrare il corpo e i pensieri.

Ci sono molte tecniche di respirazione, che hanno lo scopo di riequilibrare gli organi, di rafforzare il senso di stabilità e di centratura.

4) All’inizio può essere utile ricevere un ciclo di trattamenti shiatsu, che si occupa in modo specifico del riequilibrio dei meridiani.

Lo shiatsu è una tecnica manuale, corporea, estremamente rilassante e il suo focus è proprio il riequilibrio energetico del corpo attraverso i meridiani.

Quindi come superare l’ansia?

 

Un ciclo di trattamenti shiatsu accompagnato da piccoli cambiamenti della propria routine, da esercizi di ginnastica energetica, esercizi di respirazione, possono essere di sostegno alla persona per riequilibrare la situazione e vivere in modo più sereno le proprie giornate.

Potrebbe essere di grande beneficio, imparare tecniche per connettersi alle sensazioni corporee, come ad esempio il Focusing. Un modo delicato e gentile per sentire cosa accade nel corpo e usare le informazioni che emergono per comprendere più profondamente quali sono i propri bisogni, anche nei momenti in cui le cose ci sembrano poco chiare.