Naturalezza

La naturalezza un valore poco praticato, frainteso. 

La naturalezza è un concetto spesso frainteso, infatti molte persone la confondono con l’informalità.

Questa sovrapposizione è molto frequente, con la conseguenza di perdere di vista il valore della naturalezza, fondamentale nell’arte e nei percorsi evolutivi.

Su questo tema si sono interrogati artisti e maestri spirituali. Ecco alcune frasi celebri  sulla naturalezza.

Frasi celebri sulla naturalezza

“Se la poesia non nasce con la stessa naturalezza delle foglie sugli alberi, è meglio che non nasca neppure.”

John Keats, Lettere 1814/21 (postumo 1848)

“Gli animali non mancano mai di naturalezza, tranne che allo stato domestico.”

Malcolm de Chazal, Senso plastico, 1945-1947

“Per una pianta o una pietra essere naturale non è un problema. Per noi invece sì, un grosso problema. Essere naturali è per noi qualcosa su cui lavorare”

Shunryu Suzuki-roshi, Mente Zen, mente di principiante. Conversazioni sulla meditazione e la pratica zen, 1976

Che cos’è la naturalezza.

Un elemento che accomuna le frasi sopra indicate è l’idea che la naturalezza sia un moto interiore, che precede il pensiero, le opinioni, le idee che ci siamo fatti su determinati argomenti.

Per dirla in termini Zen, la naturalezza nasce dal nulla, dal vuoto.

Nella pratica Zen si dice:

“Shin ku myo u”.

La traduzione italiana di questa frase è la seguente:

“Dal vero vuoto, l’essere mirabile appare”.

La naturalezza quindi nasce come un movimento spontaneo della nostra vitalità.

Affiora nel momento in cui dimentichiamo tutto quello che crediamo di sapere, di essere e ci mettiamo in ascolto di ciò che emerge dentro di noi.

La naturalezza è come una brezza leggera, che possiamo percepire se ci fermiamo completamente. Allora sentiremo piccoli segnali nel corpo, spontaneamente emergeranno idee, ci sentiremo appassionati, saremo coinvolti da quello che stiamo facendo.

In una parola saremo in presenza di noi stessi, impegnati a vivere attimo per attimo la vita che ci è stata data in dono.

Ecco nel silenzio, staccandoci all’addomesticamento culturale, sociale possiamo ritrovare il senso della spontaneità del nostro agire e del nostro vivere.

La naturalezza è infatti collegata alla capacità di essere indipendenti dagli attaccamenti.

Conciliare la spontaneità e la progettualità.

Vivere in naturalezza è tanto più difficile quanto più siamo carichi di impegni. In questi momenti è più che mai importante ricordare di godere profondamente di quello che stiamo vivendo e costruendo.

Naturale infatti non vuol dire non sforzarsi.

Costruire una famiglia, una professione, coltivare un’arte, può essere un grande sforzo, ma anche questo può essere naturale.

Questo accade quando la scelta dei nostri progetti è indipendente da come vogliamo apparire agli occhi degli altri, piuttosto èradicata in quello che sentiamo interiormente. In questo caso sarà la spontaneità a guidarci nella realizzazione e nel compimento del nostro progetto esistenziale.

Questa è la via seguita fin dalla notte dei tempi da artisti e maestri che nei propri ambiti sono ricordati per la propria genialità, ovvero per la capacità di agire con naturalezza.