Come avere fiducia in se stessi e scoprire la propria forza 

“La fiducia è la sensazione di certezza o convinzione che le cose possano svolgersi in un contesto affidabile di ordine e integrità” (Jon Kabat-Zinn).

Spesso la vita ci pone di fronte a situazioni che non sappiamo gestire e in questi casi è più che mai importante coltivare la fiducia in se stessi.

Quando il mare della vita ci porta in acque tempestose, noi come capitani della nostra piccola barca, dobbiamo in queste occasioni, più che in altre, focalizzarci sul momento presente.

Solo se liberiamo la mente da quello che potrebbe essere, potrebbe diventare, e restiamo saldi in quello che abbiamo di fronte, ancorandoci alle sensazioni del corpo, allora abbiamo più possibilità di attivare la nostra capacità di resilienza, e trovare soluzioni nuove.

Il senso di fiducia in noi stessi, non nasce dalla mente, ma si radica nel sentire corporeo.

Nei momenti più complessi è importante confidare nella nostra capacità di osservare, di essere aperti, di riflettere sull’esperienza.

Mi viene in mente un’affinità con la cerimonia del tè, che si svolge in una capanna di legno e paglia a cui si giunge camminando su un sentiero di pietre di forma irregolare.

Questo sentiero irregolare obbliga ad essere consapevoli dell’appoggio di ogni passo e in questo modo aiuta a prepararsi alla cerimonia, ad entrare in uno stato mentale diverso, da quelle abitudinario.

Allo stesso modo, passo dopo passo, osservandoci con consapevolezza, abbiamo la possibilità di ricostruire noi stessi e la fiducia dentro di noi.

La pratica della consapevolezza e il senso di fiducia sono due elementi che camminano di pari passo, si nutrono reciprocamente.

I momenti in cui ci sentiamo più sfiduciati sono spesso quelli in cui la vita non ci ha dato ciò che volevamo, oppure quelli in cui sentiamo di aver perso o fallito in qualcosa che per noi era molto significativo. Sono passaggi  in cui il nostro ego, più che mai, si aggrappa ad una visione della vita, che non corrisponde a ciò realmente stiamo vivendo.

È solo calandoci completamente nel momento presente, con consapevolezza e con la fiducia di farcela, che potremmo fare scelte migliori per il nostro futuro, cambiare direzioni e lasciare strade infruttuose.

Il movimento interiore non è diverso da quello che compiono i bambini quando con incertezza fanno i primi salti. È così che a poco a poco nasce dentro di noi la sensazione di avere un nucleo interiore su cui possiamo appoggiarci con sicurezza. 

E come diceva il poeta Kabir:

Sii forte allora ed entra nel tuo stesso corpo;

Dove avrai un appoggio solido per i tuoi piedi.

Pensaci attentamente!

Non allontanarti!

Kabir dice questo: liberati di tutti i tuoi pensieri

Di cose immaginarie,

E rimani fermo in quello che sei.